venerdì 27 luglio 2007

Melanzane all’orientale


Prezzo a persona: 1,5€
Calorie a porzione: 355 ( proteine 5,7 gr, grassi 21 gr, carboidrati 41 gr , fibre 13,25 )

Ingredienti:
4 melanzane, 70 g di uva secca, 20 g di pinoli, 1 spicchio d’aglio, 4 cipolle bionde, 8 pomodori, 2 rametti di timo, 2 foglie di lauro, 80 g di olio extravergine d’oliva, sale e pepe
Preparazione:
- Scaldate il forno a 180° , tagliate in due le melanzane, spennellatele di olio e mettetele in forno per venti minuti su una teglia oleata.
- Nel frattempo mettete l’uva secca in acqua calda
- Pulite le cipolla e l’aglio.
- Preparate i pomodori facendoli scottare qualche minuto in acqua bollente, pelateli e tagliateli a pezzi.
- Togliete le melanzane dal forno, svuotatele della polpa facendo rimanere intatta la buccia..
- In una padella fate scaldare l’olio con l’aglio e la cipolla, dopo 2 minuti togliete l’aglio, aggiunte poco per volta prima i pomodori, poi l’uva strizzata, la polpa delle melanzane, salate e pepate e fate cuocere per venti minuti.
- Ripartite il composto cotto nelle melanzane vuote, aggiungete il timo e l’alloro spezzettato, un filo d’olio e infornate per 30 minuti.
- Prima di servirle aggiungete i pinoli precedentemente tostati in un padellino antiaderente
- Si abbinano molto bene con del riso pilaf e formano un ottimo piatto unico.


Per saperne di più : le melanzane furono introdotte in Europa dagli arabi attorno al ‘400 e dall’Andalusia si diffusero in tutto il resto dell’Europa. Nella paesi arabi la melanzane vengono utilizzate come piatto unico, ma dal momento che non hanno elevato valore nutritivo vengono arricchite di spezie aromi e frutta secca per le preparazioni salate. La frutta secca anche se ha un elevato valore calorico viene utilizzata in questo piatto in piccole quantità, in particolare nella ricetta sono stati utilizzati i pinoli che, dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di grassi insaturi ma contengono anche sali minerali come fosforo, ferro e potassio e Vitamine del gruppo B. Si intendono per pinoli i semi contenuti nelle pigne del pino e la qualità migliore è quello del pino pinea, diffuso soprattutto in Toscana e Lazio.

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