lunedì 31 agosto 2015

Insalata di fagiolini, tonno, uova e basilico

Insalata estiva, facile da fare, che hanno come protagonisti i Fagiolini, una verdura fresca, che hanno un buon contenuto di proteine ​​vegetali, un contenuto interessante di vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamina K, tra i sali minerali contengono il potassio, il magnesio e la presenza dei microelementi: manganese, rame, ferro.
Dal punto di vista nutrizionale però l'aspetto più interessante è il contenuto di fibre:  pectina, cellulosa, lignina.
Una particolare attenzione la debbono porre le persone allergiche alle proteine vegetali, i fagiolini possono essere causa di reazione allergica orale, in particolare soggetti più sensibili sono coloro che sono allergici al polline e alle noci.
La cottura provoca cambiamenti nella composizione nutrizionale, diminuisce il contenuto di vitamina C, vitamine del gruppo B, potassio, calcio e fosforo, mentre diventa più interessante il contenuto di provitamina A, magnesio, ferro e fibre.
I fagiolini provengono dall'America del Sud sono arrivati in Europa dall'America del Sud dopo la scoperta di Cristoforo Colombo, vennero inviati a Papa Clemente VII, che li apprezzò e li fece conoscere a tutto il Nord Italia, si diffusero in tutta Europa quando Caterina de Medici gli portò da Firenze a Parigi.

Insalata di fagiolini, tonno, uova e basilico
Ingredienti
1 kg di fagiolini
1 scatola di tonno al naturale o con olio d'oliva extra vergine
3 uova
Basilico
Olio d'oliva extra vergine, sale e pepe

Pulire e montare i fagiolini togliendo le punte.
Lessare in abbondante acqua salata.
Scolargli al dente, non cuocergli troppo perchè si riempiono troppo d'acqua.
Una volta cotti, scolargli, raffreddargli con acqua fredda, scolargli molto bene e asciugarli con un canovaccio o carta assorbente, cosi adoperato meno olio nel condimento.
Lessare le uova.
In un insalatiera mettere i fagiolini, le uova lessate fatte a pezzi e il tonno sgocciolato dell'acqua di conservazione, il basilico tritato, olio extra vergine d'oliva, regolate di sale e pepe e lasciate insaporire una mezz'ora  e portare in tavola, volendo si può aggiungere qualche goccia d'aceto balsamico.
Io spesso utilizzo questa ricetta come piatto unico, potete accompagnarlo con del riso pilaf o del riso bianco.

Tiramisù con fichi caramellati al profumo di marsala e cannella

Una ricetta bella calorica che a fine estate fa sempre bene, il segreto mangiarne poca. Per la riuscita della ricetta fondamentale sono i fichi devono essere quelli neri all'esterno e belli rossi dentro. Fare i fichi caramellati ve l'ho fatto già vedere qualche ricetta indeitro con le foto! Un dolce devo dire molto ricco, ho abbandonati i sapori classici del tiramisù come il caffè e il cacao per sapori più forti che si abbinano bene con il fico come il vino marsala della Sicilia e anche la cannella, io non ci credevo eppure è molto buono. La ricetta arriva dalla Festa dei fichi di Zadar in Croazia da me riveduta e corretta a mio gusto.

Tiramisù con fichi caramellati al profumo di marsala e cannella 
Ingredienti
15 fichi neri
1 confezione di mascarpone 250g
3 c di zucchero
80 g di burro
3 uova
2 c di miele
1 bicchierino di marsala
1 pan di Spagna di quelli già pronti o fatto da voi
1 limone

Preparare i fichi pulirli dividerli in due o in quattro, metterli in una padella con il burro e farli saltare dopo qualche minuto aggiungere il miele e mezzo limone spremuto, spegnere e mettere da parte, non cuocere troppo altrimenti rilasciano troppa acqua.
Preparare la crema di mascarpone sbattere il rosso d'uovo con 3 cucchiai di zucchero belli colmi e montare, poi aggiungere la crema al mascarpone.
Poi prendere i bianchi e montarli a neve ben ferma e inglobare alla crema uova, zucchero e mascarpone.
Prendere una pirofila di presentazione di vetro o ceramica
Mettere il primo strato di pan di spagna, tagliandolo per farlo stare nella forma giusta della pirofila, uno strato solo alto 1 dito.
Fare una bagna con il marsala e acqua oppure sciroppo di zucchero, distribuirlo sul pan di spagna bene, si deve inzuppare perchè i pan di spagna già pronti sono molto secchi.
Sopra il pan di spagna mettere i fichi caramellati io ne ho messi sei mezzi fichi in lunghezza x 5 fichi in larghezza, che avete messo da parte.
Sopra i fichi mettere la crema al mascarpone, livellare bene e mettere in frigorifero a rassodare.
Tirare fuori dal frigorifero e spolverate di cannella sopra come fate con il cacao nel tiramisù normale.


Risotto alle percoche con gamberi marinati allo zenzero

Appunti di ricette:
Non conoscevo le percoche un frutto acquisito solo da qualche anno ma mi piace il suo sapore dolce, un frutto del Sud Italia, si coltiva soprattutto in Campania ma anche in Puglia, Basilicata e Calabria. 

Risotto alle percoche con gamberi marinati allo zenzero
Ingredienti:
240 g di riso vialone nano
2 percoche
200 g di gamberi freschi o surgelati
50 g di cipolla o scalogno
1 litro brodo di verdure o acqua calda
olio oliva extra vergine
3 noce di burro
sale fino
pepe
Zenzero fresco
Timo

Pulite i gamberi, lavategli, ricavare le code, togliere il budellino nero e mettergli a marinare con olio d'oliva, succo di metà limone, un po di zenzero grattugiato, qualche ramo di timo.
Prendere le percoche, sbucciarle e fatele a dadini, fatele saltare con un po di burro solo qualche minuto, spegnete e mettere da parte.
Fate soffriggere la cipolla in un poco di burro o olio extra vergine d'oliva.
Aggiungere il riso, un bicchiere di vino bianco e fate evaporare.
Aggiungere il brodo o acqua calda e proseguire la cottura.
Quasi a fine cottura aggiungere, le percoche spadellate.
Intanto scolare dalla marinata i gamberi e fategli saltare in padella o cuocerli alla griglia per qualche minuto.
Mantecare il risotto con una noce di burro
Servire il risotto con le percoche mettendo sopra i gamberi marinati e spadellati, qualche foglia di timo e la buccia grattugiata di un po di limone.


Torta sottile di pesca bianca e pescanoce bianca

Solo la versione di una torta fatta già, dopo averla fatta con le albicocche provare con pesca bianca e pescanoce.

Torta sottile di pesca bianca e pesca noce bianca
Ingredienti:
1 pasta sfoglia tonda fatta da voi o acquistata
2 pesche bianche 
2 pesche noci bianche 
Zucchero a velo vanigliato
Burro

Preriscaldare il forno a 210 ° C. 
Preparate una teglia ricoperta di carta da forno
Spennellarla con del burro fuso
Appoggiarvi sopra la pasta sfoglia
Picchettare con una forchetta
Coprire la sfoglia uniformemente di zucchero a velo
Copritela con un foglio di carta da forno aggiungete un peso sopra in modo da fermare la sfoglia
Cuocere in forno per cinque di minuti.
Intanto preparate le pesche e le pesche noci dividerle spicchi sottili.
Tirate fuori dal forno la pasta sfoglia dal forno, toglietele la carta sopra
Fate raffreddare qualche minuto e mettere i spicchi di pesca e pescanoce sopra.
Qualche fiocchetto di burro, un po di zucchero a velo, se piace una spolverata di cannella.
Rimettere in forno per 15-20 minuti finche le pesche e pesche noci  non saranno morbide.
Fate raffreddare e servite da sola o con un pallina di gelato fior di latte

domenica 30 agosto 2015

Non è Ratatouille (non è Iman Bayildi), verdure estive spadellate al profumo di basilico

Un problema di fondo non so come chiamare questa ricetta, una padellata di verdure che faceva mia nonna, non è Ratatouille che si fa in Provenza perchè non c'è aglio e non c'è zucchina, non è la piperade basca, non è la cianfotta che si fa in Campania, non è la caponata siciliana non ci sono i stessi ingredienti, si avvicina molto alla Iman Bayildi turca che viene fatta solo con melanzane, aglio, cipolla e pomodoro ma io non metto aglio e aggiungo i peperoni e il basilico.
Una padellata di verdure miste che la utilizziamo come piatto unico unito insieme a del riso bianco perchè ha un sapore molto ricco, oppure con delle patate cotte a vapore.
L'Imam Bayldi, il nome delle preparazione turca, deriva dalla leggenda secondo cui un imam, piacevolmente stupito dalla squisitezza del piatto preparatogli dalla moglie, figlia d'un mercante d'olio d'oliva, le chiese di prepararla tutte le sere. La dote della moglie dell'Imam era consistita in dodici giare d' olio d'oliva ma cucinando tutte le sere la melanzana, con pomodori e cipolle, l'olio finì, appresa la notizia l'imam perse i sensi e non si ristabilì più. 
La morale di questa storia è che non bisogna fare troppa abitudine alle cose buone e adoperare l'olio d'oliva con parsimonia come nella ricetta.

Non è Ratatouille, verdure estive spadellate al profumo di basilico
Ingredienti:
2 melanzane
2 peperoni rossi
1 cipolla grande o due piccole
350 g. di pomodori
Basilico

Pulite bene le verdure
Tagliate sia le melanzane che i peperoni nel senso della lunghezza.
Tagliate la cipolla nel senso verticale.
Mettere qualche cucchiaio d'olio nella padella e mettere tutte le verdure tranne i pomodori a cuocere.
Molto probabilmente tende a seccarsi, non aggiungere olio, non c'è bisogno, dovete fare solo in modo che le verdure tirino fuori il loro contenuto d'acqua, niente paura mettere il fuoco basso e aggiungere acqua calda del rubinetto, man mano che la cottura procede, aggiungetene ancora al bisogno ma noterete che dopo un po le verdure tirano fuori la propria acqua e quindi non avete più bisogno d'aggiungere acqua.
Intanto prendere i pomodori o meglio i pomodorini, pulirli, dividerli in due o in quattro e fateli perdere parte dell'acqua di vegetazione.
Quanto le verdure sono morbide e quasi cotte aggiungere i pomodoro fatti a pezzi e completare la cottura, prima di spegnere il fuoco mettere una bella manciata di basilico e regolate di sale e pepe. 
Potete alla fine aggiungere olio ma solo alla fine a seconda del vostro gusto.
Noi la serviamo su un letto di patate al vapore oppure con del riso bianco o del riso pilaf.

Crema al caffè fredda

Appunti di ricette; ricette espressa veloce per chi non ama molto perdere tempo.
Anche se non ha lo stesso gusto uso il caffè o l'orzo solubile, in particolare per i dolci. Sull'uso del caffè ci sono pareri discordanti sulla salute se da una parte il consumo abituale si dimostra utile per la malattia d'alzheimer e il diabete di tipo 2, non è la stessa cosa per altro patologie come le malattie cardiovascolari.
La parola caffè pare che deriva dal turco Kahvè, dal momento che l'alcool era proibito in medio oriente si consumava questa bevanda fatta con il frutto della pianta del caffè. Anche se originario dallo Yemen e dall'africa Etiopia, oggi il caffè è una delle piante più coltivate in America in particolare il Brasile, il più grande produttore di caffè.


Crema al caffè fredda
Ingredienti per 6 persone
4 petit suisse
250 g di ricotta
1 bustina di vanillina
2 cucchiai di caffè solubile o orzo solubile
4 bianchi d'uovo
100 g di zucchero

Mescolare i petit suisse con la ricotta, aggiungere la vanillina, lo zucchero, sciogliere i due cucchiaio di caffè in poca acqua, qualche cucchiaio, aggiungere alla preparazione.
A parte montare i bianchi dell'uovo molto bene aggiungerli alla crema di formaggio.
Amalgamare bene.
Mettere in forma individuali e mettere in congelatore per almeno 20 .30 minuti per rassodarsi
Tirarla fuori dal frigorifero e decorare con chicchi di caffè interi o spezzettati  servire

sabato 29 agosto 2015

Gnocchi di patate con gamberi, carote e zucchine

Ricetta del buon Gualtiero Marchesi che ogni tanto tiro fuori, una degli insegnamenti che ho appreso dalle sue ricette è quello di cuocere gli ingredienti separatamente in modo che ogni ingredienti conservi il suo sapore proprio in questa ricetta è importante cuocere i gamberi di soli, i gnocchi di soli e le verdure da sole, assemblandoli solo alla fine prima di portare in tavola.
Gamberi freschi o congelati, oggi è molto difficile trovare i gamberi freschi e spesso a costo proibitivo, anche quando vai al mercato, c'è scritto prodotto decongelato, proveniente dall'Argentina, forse coloro che abitano in una città di mare tipo Genova o in Sicilia come la città di Palermo è più facile trovare dei gamberi freschi ma dalle mia parti è molto difficile, quindi compro spesso il prodotto congelato, che è anche già pulito e mi evita di lavorare di più in cucina, faccio solo attenzione alla provenienza cerco d'evitare quelli che vengono dall'Asia che sono di coltivazione e ricchi di residui d'antibiotici.
Dal punto di vista nutrizionale i gamberi si distinguono per il contenuto di fosforo, vitamina B12, B3  e piccole quantità di ferro, di zinco e di iodio, comunque importanti per completare l'intake giornaliero.

Gnocchi di patate con gamberi, carote e zucchine
Ingredienti
800 g di Gnocchi di patate acquistati o fatti voi sarebbe meglio
500 g di gamberi freschi o surgelati
2 zucchine piccole 
2 carote
Poca cipolla 20-30g
olio extra vergine d'oliva
salvia
sale e pepe

Preparate prima il condimento, pulite bene i gamberi, togliere la testa e incidete per togliere il budellino nero che non è piacevole da mangiare, sciacquateli bene e tamponateli con carta da cucina, se invece usate gamberi surgelati già puliti attenetevi a quanto scritto sulla confezione per lo scongelamento.
Fare saltare con un filo d'olio i gamberi qualche minuto da entrambe le parti, non cuocerli troppo rilasciano molta acqua alla fine salare e pepare e mettere da parte.
Pulite le carote e le zucchine e le fate a dadini piccoli, fatele saltare insieme con la cipolla tagliata e dadini anche lei in una padella con dell'olio extra vergine per qualche minuto che siano tenere ma croccanti.
Mettere le pentola per lessare i gnocchi, salare, attendere il bollore e versare i gnocchi, cuociono subito, scolarli e versargli in una padella dove avete messo le verdure saltate e i gamberi, fate saltare qualche minuto e aggiungere le erbe aromatiche a piacere, salvia timo o basilico, impiattare e portare in tavola.


Pirofila di verdure alle erbe aromatiche e acciughe

Appunti di ricette: una ricetta che ho mangiato al ristorante a Nizza, io chiedo ogni tanto le ricette e loro in molti casi me le spiegano, un po'di faccia tosta un po' di curiosità.
Parliamo un attimo della melanzana, perché molti pensano che arrivi dall'America, invece si pensa provenga dall'India la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo e in Europa è stato grazie agli Arabi, che la introdussero prima in Turchia, poi in Egitto e poi in Spagna.
Il consumo alimentare è solo recente, perché molti associavano per via della somiglianza della pianta alle piante velenose come la belladonna, la mandragora della famiglia delle solanacee, infatti la stessa parola in italiano, melanzana cioè mela insana.
La melanzana invece chiamata americana è quella dal colore viola chiaro chiamata anche violetta zuccherina, ma è stato una nuova varietà prodotta in anni recenti proprio in America, la melanzana venne introdotta dai spagnoli in America Latina nel XVI° secolo.   

Pirofila di verdure alle erbe aromatiche e acciughe
Ingrediente per sei persone:
3 pomodori di quelli grossi, tipo rosso a grappolo, oppure 2 cuore di bue o se trovate i perini rossi almeno 8 perché sono più piccoli.
2 zucchine verdi
2 melanzane di quelle viola, chiamate anche americane
8 acciughe di quelle in conserva
qualche oliva nera taggiasca o oliva nera di Gaeta
Erbe aromatiche miste: rosmarino, timo, basilico, prezzemolo
Sale e pepe

Lavare tutte le verdure e tagliatelle a rondelle senza sbucciarle, potete aiutarvi con una mandolina ma anche fare con un coltello e il tagliare, possibilmente un taglio di spessore regolare.
Pennellare la pirofila che va in forno d'olio d'oliva.
Alternare gli strati delle verdure facendogli stare in piedi esempio una fila di melanzane, una fila di pomodori, una fila di zucchine, fino ad esaurimento degli ingredienti.
Distribuire tra una file e l'altra di verdure le erbe aromatiche, le olive nere e le acciughe intere o fatte a pezzetti, salare e pepare a vostro gusto.
Irrorate d 'olio d'oliva e mettere in forno a 180 gradi per 40 minuti tempo per rendere le verdure tenere quando è caldo portate a tavola per accompagnare un secondo piatto oppure da mangiare cosi.
La ricetta mi piace perché le verdure non si mischiano e rimangono con il loro sapere mentre le erbe aromatiche danno un ottimo profumo alle verdure.



martedì 25 agosto 2015

Tagliatelle con zucchine, pomodoro datterino e basilico



Il mio piatto del 15 agosto, qualcuno di voi ricorderà che quel giorno siamo stati tutti bloccati dalla pioggia, o per lo meno quasi tutti. per noi ha voluto dire addio gita al lago di Como e prenotazione al ristorante di Blevio, tutti a casa e che fai da mangiare?
Pasta fresca, farina e uova non mancano mai in casa, in frigorifero delle zucchine e del pomodoro, ma staranno bene le zucchine con il pomodoro?
Non è che sempre si può scegliere, quando hai dieci commensali affamati mica ti vuoi porre queste domande? Gli piace si, gli piace no, questo c'è da mangiare!
A salvare il sapore sicuramente il basilico che cresce ancora benissimo e profumatissimo, per il resto un lavoro di braccia e di manovella, non ce l'ho fatta a tagliare le tagliatelle a mano per dieci e sono andato di nonna papera.
Il risultato non è male devo dire la verità avrei pensato di peggio.
La zucchina è la verdura preferita dell'estate, in cucina si presta e più ricette varie tra di loro, molto apprezzata per il gusto anche se delicato e le poche calorie- Quelle più piccole e più tenere di zucchine si prestano per essere mangiate anche crude. La zucchina in estate è la verdura che più contribuisce insieme a melanzane e peperoni alle famose 5 porzioni di frutta e verdura.
Inoltre fornisce delle piccole quantità ma importanti nell'insieme di fosforo, ferro, magnesio e potassio, vitamina B1, B2, B6, B9, vitamina C e vitamina A.

Tagliatelle zucchine, pomodoro e basilico
Ingredienti per 4 persone:
Tagliatelle all'uovo 320 g, circa 80 g a persona  (le mie fatte con 3 etti di farina bianca e 3 uova, erano di più ma le abbiamo mangiate il giorno dopo) 
2 zucchine
pomodoro datterino o pomodoro di pachino 200g
3 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
foglie di basilico fresco
1 limone

Preparate le tagliatelle con il metodo classico
Mettere una pentola sul fuoco capiente per lessare la pasta
Tagliale le zucchine a fettine sottili ma non sottilissime
Se adoperate pomodori di pachino dividerli in quattro e metteteli  a perdere parte del loro liquido se usate i pomodori datterino, dividerli in due.
In una padella versare 3 cucchiaio d'olio extra vergine e mettere a spadellare le fette di zucchina, devono cuocere da entrambe le parti.
Dopo qualche minuto aggiungere i pomodori spezzettati e fare cuocere ancora qualche minuto, salare e spegnete.
Intanto mettere a cuocere le tagliatelle, salare l'acqua e buttare le tagliatelle che in genere cuociono qualche minuto.
Scolate le tagliatelle, tenendo da parte qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta.
Mettere le tagliatelle nella padella con le zucchine e pomodoro, aggiungere qualche cucchiaio da'acqua di cottura della pasta, le foglie di basilico fresche e spadellarle per 1 minuto.
Mettere sui piatto e aggiungere una grattugiata di bucce di limone e pepe se lo gradite
Chi vuole può aggiungere il formaggio grattugiato.






lunedì 24 agosto 2015

Insalata di polpo, pomodoro datterino e capperi di Salina

Non mi piace molto cucinare il polpo, in particolare modo pulirlo bene tutta quella pellicina esterna e pulire bene i tentacoli, in cottura il polpo perde il 30% del peso, come dire non è un grande affare, ma anche gli altri pesci magari non perdono peso in cottura ma hanno molto scarto.
In genere lo cucino con le patate, cosi fanno volume ma bisogna cambiare sapore ogni tanto così mi sono inventato questa piccola ricetta, inventato è una parola grossa sicuramente tante massaie l'hanno già preparata.
Capperi di Salina per fare finta di essere un blog molto attento alla scelta degli ingredienti in parte è vero, ma giuro me li hanno regalati, se non avevo quelli avrei preso al supermercato i capperi di Pantelleria.
Voi metteteci i capperi da dove volete anzi da dove vi piace di più.
In realtà ci ho pensato adesso avrei i capperi di mia Zia Carlotta, (quelli che vedete in foto) a lei i capperi in giardino sul mare di Provenza crescono spontaneamente tra le rocce e i sassi, li poto tutti gli anni nel suo giardino ma ricrescono alla grande.
Mia zia Carlotta li metto sotto aceto, i capperi sotto aceto anche se lavati mi disturbano un po' in questa ricetta, li adoperiamo un altra volta, tanto a Zia Carlotta nessuno glielo dice.
Oltre i capperi ci mettiamo anche il pomodoro di quello datterino bello dolce che secondo me si adatta alla ricetta e che in questi giorni è in offerta al supermercato.
Dal punto di vista nutrizionale il polpo ha un basso contenuto di grassi e un alto contenuto di proteine, il polpo ha un discreto contenuto di selenio e vitamina B12, nonche dei famosi Omega 3, infatti il polpo contiene acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA), due acidi grassi della famiglia omega-3. 
Diversi studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato che il consumo di pesce, grazie al contenuto d'acidi grassi omega-3 e di altri nutrienti presenti nel pesce dai sali minerali alle vitamine, hanno effetti positivi sulla prevenzione e terapia delle malattie cardiovascolari e celebro vascolari.

Insalata di polpo, pomodoro datterino e capperi di Salina
1 polpo fresco da minimo 750g 
Pomodoro datterino 250 g
Capperi sotto sale di Salina
olio extra vergine d'oliva
1 limone
sale e pepe
Basilico fresco
potete aggiungere qualche oliva nera Taggiasca o oliva nera di Gaeta

Pulire il polpo bene è la cosa che richiede più tempo, io pulisco bene anche il polpo già pulito del supermercato. 
Una volta ben pulito, metterlo in acqua a lessare insieme con un tappo di sughero per almeno 40 minuti-
Intanto dissalare i capperi in acqua corrente
Pulire e dividere in due i pomodorini datterino.e metterli in una insalatiera grande che possa contenere il polpo
Una volta cotto il polpo fatelo raffreddare e fatelo a piccoli pezzi io adopero una forbice da cucina
Mettere il polpo tagliato nell'insalatiera dove avete messo i pomodori.
Scolate bene i capperi e verificate che il sale non ci sia più e aggiungerli al polpo.
Condire con olio extra vergine d'oliva, grattugiare la buccia di un limone, aggiungere erbe aromatiche personalmente l'estate per è basilico e regolare di sape e pepe.
Eventualmente aggiungere delle olive nere. 
Insalata che va gustata assolutamente con un vino rosato frizzate o anche magari un bello spumante freddo.

giovedì 20 agosto 2015

Fichi con noci e miele d'asfodelo

Una piccola ricetta per cui vale la pena stare ai fornelli per qualche minuto, un dessert semplice che accontenta tutti. Molti di voi magari hanno una pianta di fichi e portarli in tavola cosi semplicemente da soli si rischia magari di fare una figura da semplice, invece questa piccola ricetta accontenta tutti non costa quasi nulla ma fa leccare anche il piatto.
I fichi sono il frutto che rappresenta la piena estate, è dolcissimo, è un piacere mangiarlo, purtroppo sono molto delicati, non sopportano il trasporto e nemmeno la catena del freddo e in città sui mercati non è facile vederli arrivare buoni e sodi, una dei frutti che rappresenta il mediterraneo, ricordo il festival del fico a Zadar..
Dal punto di vista nutrizionale i fichi si distinguono oltre che per il contenuto d'antiossidanti, per il contenuto di fibra sia solubile che insolubile, sia freschi che secchi, una dieta ricca di fibre è associata ad un minor rischio di cancro al colon.
Le fibre possono aiutare a normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue, glucosio e di insulina, che possono aiutare nella prevenzione e nel trattamento di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. 
Qualche attenzione a una dieta troppo ricca di fibra devono averla coloro che hanno il morbo di chron, osteoporosi e sindrome da colon irritabile.
Considerate comunque che il consumo regolare delle 5 porzioni di frutta e verdura giornaliera assicura il raggiungimenti dei livelli raccomandati di fibra.

Fichi con noci e miele d'asfodelo
Ingredienti:
6 fichi
3 noci
50 g di burro
1 cucchiaio d'olio d'oliva extra vergine
100 g Miele d'asfodelo o quello che avete come il millefiori
1 limone
Qualche foglia di melissa

Lavare, pulire e asciugare i fichi
Tagliare i fichi in due
Rompere il guscio delle noci con attenzione e mettere nel mezzo del fico un pezzo di gheriglio di noce, premendo leggermente per farlo aderire bene.
In una padella fate sciogliere il burro e aggiungere un cucchiaio d'olio.
Fare spadellare per qualche minuti i fichi.
Aggiungere il succo di metà limone.
Dopo 1 o due minuti aggiungere con un cucchiaio del miele, giusto per napparli un po', fare scaldare qualche minuto e spegnere.
Mettere tre mezzi fichi per piatto, nappare i fichi con del miele e aggiungere qualche fogliolina di melissa (io me ne sono dimenticato ma ci sta bene)


Perchè il miele d'asfodelo? Trovo che ci stia bene in questa ricetta, è un miele che ho apprezzato molto quando mi sono recato in Sardegna, è un miele particolare forse per alcuni un po' delicato, ha un sapore che ricorda lo zucchero filato e il profumo che personalmente mi fa venire in mente il fiore di camomilla, un miele che secondo me si adatta ad essere abbinato con la frutta e in questo caso a non coprire l'aroma e il profumo dei fichi.

mercoledì 19 agosto 2015

Crostino di gamberi con tapenade d'olive nere e basilico

Crostino che ho mangiato ieri sera alla Maison de Marie a Nizza, mi ha colpito l'assoluta semplicità ma allo stesso tempo da fare anche a casa.
Per chi non sa cosa è la Tapenade è una specialità francese anzi della Provenza che si fa mescolando, olive nere, capperi e acciughe sotto sale pulite.
Una ricetta di tapenade l'ho proposta molti anni fa anche una versione leggermente più light fatta con la polpa di melanzana non so se ne vale veramente la pena, di tapenade basta metterne un velo, meglio regolarsi sulla quantità, è comunque una salsa che invece d'acquistarla potete farla anche da voi, basta un frullatore o un mixer.
Gamberi freschi o surgelati? Dipende da voi, io vado a seconda del prezzo, se posso assicurarmi dei gamberi di mare realmente freschi come quelli di sicilia, li prendo altrimenti opto per i surgelati.
A essere sincero secondo me in questa ricetta vengono bene anche altri tipi di pesce, magari fatto a pezzi come i filetti d'orata, branzino, ricciola ma vanno anche bene il pesce azzurro dalle sardine ai sgombri, che si pescano nel mare mediterraneo.

Crostino di gamberi con tapenade d'olive nere e basilico.
Ingredienti:
Pane tipo baguette o ciabatta meglio se integrale
Tapenade (fatta con olive nere, capperi e acciughe sotto sale pulite)
Gamberi
Foglie di basilico
olio d'oliva
sale e pepe

Pulire bene i gamberi togliere la carapece, incedere il gambero e togliere l'intestino il filino nero.
Preparare la griglia con della carta da forno e fate cuocere i gamberi prima da una parte e poi dall'altra, bastano pochi minuti, raccogliergli su un piatto, versare un filo d'olio, grattugiare della buccia di limone o arancia, sale e pepe e lasciarli riposare.
Tagliare il pane a fettine a fatelo tostare leggermente in forno.
Spalmare sui crostino un velo di tapenade
Mettere un gambero.
Un giro di pepe, sconsiglio d'aggiungere sale perchè la tapenade è gia molto ricca di sapore.
Tagliare a julienne le foglie di basilico metterne qualche filo sui gamberi.
Portare a tavola.