Come sono fredde le notti nel deserto o sulle montagne del Golan, nessuno mai pensa al Medio Oriente come un luogo freddo. Eppure come il giorno la temperatura sale la notte scende moltissimo, tra le tende ci si scalda con una bevanda chiamata Sahlab, che viene fatta con latte caldo insaporito con un amido particolare chiamato Salep ricavato dai tuberi essicati e poi macinati d'alcune varietà d'orchidea come la Orchis Mascula. Orchis Militaris, Anacamptis morio.
Solo in pochi paesi si trova ancora il Salep come la Turchia, Siria, Libano, i tutti gli altri paesi a causa del pericolo dell'estinzione della pianta d'Orchidea la vendita è bandita.
Così si sostituisce il Salep con Amido di mais o farina di riso e si aggiunge zucchero e acqua di rose, caldo è un bevanda ristoratrice mentre freddo ha la consistenza di un budino, si deve muovere scuotendolo dicono le donne arabe, allora siamo di fronte a un Mouhalabieh o Muhallabia.
L'origine di questo dessert è molto antica e secondo più fonti la ricetta e l'uso delle polvere d'orchidea arriva dalla Persia, quando il Califfato Arabo conquista la Persia nel 651 d.c. il Califfato era guidato dalla dinastia Ommayade che assorbi la più ricca ed evoluta cultura persiana.
I cuochi a servizio della corte dell'ultimo Re Sasanide di Persia, dalla città di Ctesifonte vennero portati a Damasco, capitale del Califfato Arabo.
Da Damasco si diffuse questa ricetta in tutto i paesi del Califfato Arabo dalla Penisola Iberica, ai paesi del Nord Africa e in tutto il Medio Oriente compresa la Penisola Arabica, ogni popolazione ha poi elaborato una sua variante territoriale come c'è chi utilizza al posto del latte, il latte di mandorle oppure al posto della amido di mais, la farina di riso, oppure chi lo profuma con acqua di fior d'arancio.
Si ritiene che il Biancomangiare tipico della Sicilia, in particolare della zona di Modica, fatto con il latte di mandorle, sia il frutto dell'influenza della popolazione araba in Sicilia.
Questa ricetta la utilizzo per più motivi, il primo è che è in grado d'accontentare tutti i commensali, anche i vegani, utilizzando il latte di mandorla al posto del latte vaccino.
Una ricetta low cost, che si può preparare d'anticipo e lasciarla in frigorifero già divisa in coppe, si abbina a frutta fresca e in particolare di frutta secca in tutte le stagioni, un risolvi dessert in poco tempo.
Mouhalabieh (Muhallabia) con pistacchi e fichi
Ingredienti
1 litro di latte vaccino
50 g di Amido di Mais
100 g di zucchero
4 cucchiai d'acqua di rose alimentare
Pistacchi triturati 1 cucchiaio per porzione più o meno 50g
3 fichi sodi e maturi
Si prendono 50 g o meglio qualche cucchiaio di latte dal litro di latte e si fa sciogliere l'amido di mais per non formare i grumi.
Si mettere il resto del latte a bollire
Si versa il latte dove avete scelto precedentemente l'amido di mais, unite anche lo zucchero e un pizzico di sale e si rimette sul fuoco mescolando come quando fate la crema per ottenere un composto un po' denso.
Spegnere e fare leggermente intiepidire e versare l'acqua di rose o acqua di fior d'arancio a piacere.
Versare nelle coppette individuali e mettere in frigorifero fino al momento di servire, potete prepararlo alcune ore prima, come la mattina per la sera.
Prima di portare in tavola decorate con della frutta secca frantumata come i pistacchi e le nocciole e uno spicco di fico o altra frutta fresca a seconda della stagionalità lamponi, alchechengi, fragole o ciliegie.
Interessante il tuo racconto al riguardo di questo dolce e la tua coppa è così invitante, come non vorrei una per l'ora della merenda !
RispondiEliminaGrazie per le dettagliate informazioni di questo dessert.....mi piace molto.
RispondiEliminaMai assaggiato, ma mi piace e lo voglio provare !
RispondiEliminabuona serata
Alice
deve essere buonissima O_O
RispondiEliminama quante ne sai? vedi che avevo ragione quando ti ho battezzato la mia (ovviamente) enciclopedia? deve essere davvero molto delicato questo dessert, immagino ti lasci un sapore buonissimo in bocca a lungo. E' verosimile che il biancomangiare in Sicilia abbia influenze arabe, come il cous cous e tanto altro, se pensi quanti piatti notri (piemontesi) strizzano l'occhio a quelli francesi.. baci baci e grazie Gunther per il dolcino (ad assaggiarlo... )
RispondiEliminaUn bella novità per me questo dolce , con questo post ha attirato la mia attenzione , lo voglio assolutamente provare . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminaUna ricetta interessante oltre che deliziosa, da provare. Buona giornata
RispondiEliminaMolto interessante la storia di questa ricetta e anche il risultato! Un abbraccio
RispondiEliminaMi sono proprio letta con molta calma il tuo post con tutte le notizie che hai passato...certo avere sotto mano una coppa del tuo dolcetto non sarebbe stato male!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Ogni volta che passo da te imparo qualcosa di nuovo!!!Questo dessert è una delizia che sarei curiosa di assaggiare!
RispondiEliminaUn abbraccio
Non conoscevo questo dolce, mai sentito nominare, ma deve essere delicato e molto profumato.
RispondiEliminaMi piacerebbe provarlo :)
Grazie della condivisione.
Ha un aspetto proprio delizioso questo dessert...i profumi devono essere unici e avvolgenti. Grazie x la ricetta e le nozioni sempre molto interessanti!
RispondiEliminaLeggendo il commento di Simona...ti chiameremo Guntherpedia!
RispondiEliminaInteressantissima la storia di questo dessert, ad essere sincera leggendo il nome della ricetta mi ero immaginata qualcosa di veramente difficile da fare,invece è di una semplicità disarmante! Vediamo se riesco a provarlo, ma prima devo avere il approvazione della mia truppa...
Un abbraccio, Barbara
sei una fonte inesauribile di informazioni utili ed interessanti, sei abile e raffinato anche come cuoco, complimenti !
RispondiEliminama che bello! una presentazione da artista!e con questo nome proprio non lo conoscevo, grazie delle notizie accurate! complimenti!
RispondiEliminaChe bello ed invitante, sicuramente buonissimo! Nel momento del languorino pre cena vorrei averlo qui sulla mia tavola! Sei un gran tentatore Günther!!
RispondiEliminaQuando leggo i tuoi post mi sembra quasi di essere nei posti di cui ci parli :) E poi quando vedo le tue ricette ed osservo le fotografie del piatto finito mi viene una gran voglia di assaggiare!!!
RispondiEliminanon ne avevo mai sentito parlare, ma sembra davvero buonissimo!
RispondiEliminaGünther-seduttore-orientaleggiante mi piace! Salep Günther, salep... vieni che te lo offro io camminando sulle strade della mia città, illuminate a luci soffuse, inondate da canzoni di Natale, da tintinnii e dalla voce dell'uomo al quale nessuno può resistere: "Saleeeep! Saleeeep!" Versato dalla brocca in rame, caldo, bollente, avvolgente, profumato di cannella! E poi, ti racconto le sue proprietà curative secondo Ippocrate. Per fortuna me lo sono portato appresso (perché in Grecia si coltiva e si vende anche se caro) ma una botta di nostalgia, leggendo l'inizio del tuo articolo non me la sono risparmiata... Ottimo il tuo mouhalabieh!
RispondiEliminaMi fai viaggiare con i tuoi racconti e sono sempre molto interessanti!
RispondiEliminaquesto dolce delicato e di facile preparazione è propio da provare :-P
meraviglioso post!! conosco il biancomangiare e lo prepariamo in qualsiasi parte della Sicilia. E' certamente una preparazione che ci è stata "donata" daglla dominazione araba manon conoscevo le origini remote. Ottimo articolo e ottima ricetta!!!
RispondiEliminaQuando vengo da te scopro sempre un sacco di cose interessanti. Non avevo mai sentito nominare questo dolce.
RispondiEliminaGrazie del tuo affetto Gunther, un abbraccio!
RispondiEliminaChe coppa deliziosa, immagino quanto sia buona! non conoscevo questo dessert! Buona serata!
RispondiEliminaMi ero persa questo dessert goloso!!!!
RispondiEliminaCiao Gunther
RispondiEliminaTi incrocio di nuovo per caso e ritrovo il piacere di leggerti. Che bello riscoprire il tuo blog che avevo perso di vista in questa giungla che è diventato il mondo web
È sempre un piacere perché da quello che racconti si impara sempre, anche il garbo.
Questa ricetta sarà sulla mia tavola diNatale. Sto prendendo fin d’ora appunti
Uno di questi giorni torno a fare una passeggiata qui da te per vedere cosa mi sono persa.
Un abbraccio
Anna
Grazie Anna, ti seguo con molto interesse sempre su facebook, sono io che prendo appunti da te :-))
EliminaCiao Gunther, aspetto nuove ricette, devi metterti di nuovo al lavoro! Un abbraccio
RispondiEliminaLe ricette sono fatte e che le devo pubblicare, mi ci vuole un po di tempo libero, grazie carissima a presto
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