mercoledì 24 luglio 2019

Limonata verde siriana con menta e zenzero

Questa bevanda l'ho provata per la prima volta a Laodicea una città siriana sulla costa del mare mediterraneo vicino alla Turchia. Una città con un grande passato, ha fatto parte dell'Impero Ottomano fino alla prima guerra mondiale, poi divenuto protettorato francese e infine venne inclusa nello stato della Siria. Dal 2011 è in corso una guerra civile che sembra stia per terminare almeno lo spero perché la Siria è un paese con delle persone generose a cui sono molto legato nonostante siano passati trent'anni.
In questi giorni di grande caldo mi è venuto in mente che in una casa di una famiglia siriana invece del classico tè alla menta serviva quello che loro chiamavano limonata verde siriana, dove oltre al succo di limone, univano moltissima menta, acqua di fior d'arancio, in questa mia versione ho aggiunto un po' d'aneto fresco e dello zenzero


Limonata verde siriana con menta e zenzero
Ingredienti.
5 limoni biologici
150 g. di zucchero quello fine che si scioglie
1 bouquet d'aneto (20 g)
1 bouquet di foglie di menta fresca (50 g)
1 o 2 cucchiai d'acqua di fior d'arancio
1 litro d'acqua tiepida
Zenzero  (6 cm più o meno, un pezzo piccolo)

Raccogliere le zeste cioè le bucce dei limoni
Spremere il limoni e raccogliere il succo nel mixer
Aggiungere nel mixer le zeste del limone, le foglie di menta lavate, aneto, lo zucchero, acqua di fior d'arancio e la radice dello zenzero pelata e fatta a piccoli pezzi, aggiungere metà d' acqua tiepida e frullare.
Mettere il tutto il una  bottiglie o in una caraffa, aggiungere la restante acqua e mettere in frigorifero a raffreddare.
Al momento di servire filtrare con un colino il liquido (in Siria non si filtra ma io lo preferisco) e servire nei bicchieri con dei cubetti di ghiaccio, oppure rimettere in frigo e prenderne un bicchiere quando avete sete.
Secondo il mio modesto parere aggiungere acqua di fior d'arancio prima di servire altrimenti non si sente il gusto oppure sostituirlo con delle bucce d'arancia o pompelmo rosa.




lunedì 15 luglio 2019

Tapenade di fichi secchi e rosmarino

Ricetta al volo richiesta da tutti gli amici che hanno partecipato alla cena del 14 Luglio, una ricetta semplice che consente d'adoperare i fichi secchi che magari si hanno in casa. Una ricetta  mediterranea con il profumo del rosmarino, le olive nere, i capperi e il limone.
Non ho fato in tempo a fare una bella presentazione magari l'aggiungo in un secondo tempo.

Tapenade di fichi secchi e rosmarino
Ingredienti:
100 g. di fichi secchi
150 g. di olive nere snocciolate ( olive greche Kelemata, olive nere di di Gaeta, olive ligure taggiasche)
1 succo di limone 
1 o 2 cucchiai di senape delicata a seconda del gusto oppure forte
1 cucchiaio di capperi sotto sale puliti con l'acqua
1 cucchiaio di rosmarino tritato (oppure del timo)
olio d'oliva extra vergine circa 100 ml
sale e pepe


Mettere i fichi secchi ad ammollare nell'acqua bollente circa 40 minuti
Scolarli e mettere un po' d'acqua dei fichi da parte, ridurre i fichi a piccoli pezzi
Mettere nel robot da cucina i fichi, le olive nere denocciolate, 2 cucchiai di succo di limone, la senape, i capperi dissalati, il rosmarino, 1 o 2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, mescolare per ottenere un composto granuloso.
Assaggiare il composto per regolarlo di gusto con limone, senape, sale e pepe.
Aggiungere olio di oliva fino ad arrivare ad una consistenza a voi gradita eventualmente aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua di vegetazione dei fichi al posto dell'olio.
Una tapenade da mettere sul pane fresco, io consiglio su dei pomodorini ciliegia o sul pomodoro datterino.






domenica 7 luglio 2019

Insalata di San Giovanni d'Acri (cetrioli persiani, ravanelli e rucola)

Acri è la porta d'ingresso della Palestina, per secoli sede dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, divenuti poi Cavalieri di Malta, ero il porto d'arrivo dei crociati, la Roccaforte della Cristianità in Medio Oriente. Ora è più nota come Akko è la città che culturalmente segna il confine tra il Libano e Israele.
Se chiudo gli occhi mi sembra d'essere seduto in uno dei caffè di fronte al mare e di sentire quel profumo inebriante d'erbe aromatiche e verdure fresche che caratterizza le insalate che vengono servite a colazione.
La maggior parte della gente di qui, arriva dall' Iraq, Russia, Marocco, Yemen, Polonia, Romania, le diverse comunità di religione ebraica giunte nel nuovo stato si sono aperte a nuovi ingredienti e nuovi gusti locali cosi è nata una cucina d'influenze d'origine e locale con radici arabe, turche, greche e persiane.
Quando fa caldo allora mi piace ricordare il mio passato attraverso i profumo di questo piatto per la freschezza che regala. Come solito per quanto mi riguarda è senza aglio e cipolla, in particolare crudi due ingredienti che non riesco a tollerare.
Una cosa che ho imparato in Oriente è l'uso delle erbe aromatiche a go go, non le due o tre foglioline di menta come siamo abituati ma un bouquet, erbe aromatiche come se non ci fosse un domani, in questo modo il piatto avrà un sapore speciale.
Ingrediente necessario per questa insalata è il cetriolo persiano, al di là del nome è coltivato nella zona di Beith Alpha in Israele e in Libano che nulla ha a che fare con il cetriolo che siamo abituati a vedere al supermercato sono molto piccoli, teneri dolci e senza semi e soprattutto è più digeribile del cetriolo a cui siamo abituati, questo cetriolo e si trova da più anni anche da noi.


Insalata di San Giovanni d'Acri
Ingredienti
5oog di cetrioli persiani
2 mazzi di ravanelli
1 carota
1 confezione piccola di ceci già cotti
100 g di feta
1 carota
1 mazzo di rucola
1 bouquet menta
erba cipollina
dragoncello
prezzemolo
2 limoni
quantità a piacere di noci, mandorle a pezzi, pinoli, semi di zucca, semi di girasole
sale e pepe
olio extra vergine d'oliva
Si può aggiungere cipolla fresca o cipollotto e del pomodoro ben fermo a pezzi

Tagliare tutte le verdure a brunoise cioè a dadini e metterle in una ciotola capiente
Tagliare la rucola a fettine sottile per renderla più facilmente masticabile
Scolare i ceci dal liquido di conservazione e aggiungere
Tostare in una padella senza olio la frutta secca per fare liberare gli aromi, attenzione se usate i semi di zucca che tendono a scoppiettare e fare raffreddare
Tagliare a fettine sottili anche le erbe fresche e aggiungerle agli altri ingredienti
Aggiungere la frutta secca fredda
Spremere il succo di limone e aggiungere all'insalata
Aggiungere olio, sale e pepe a secondo del gusto, regolare di sapore e mettere in frigorifero.
Al momento di servire fare la feta a dadini, mescolare e regolate di gusto e servire.
PS: per i più viveur non è male se si aggiunge qualche cucchiaio di maionese.