mercoledì 27 aprile 2016

Crema pasticcera con la Mano di Buddha

Non sono ancora diventato cannibale, almeno per il momento, con la Mano di Buddha mi riferisco a un agrume molto originale che solo da pochi anni fa bella mostra nelle mostre d'agrumi o di piante e fiori, ma anche in molti giardini, una lettrice mi ha scritto, ma con la Mano di Buddha che ci faccio? Dopo averla fatta vedere agli amici e fatto crepare d'invidia il vicinato? Si può utilizzare in cucina?
Sicuramente si, perché si tratta di una varietà di cedro dalla forma più irregolare, ma è sempre un Cedro, la cultura del cedro in cucina si è persa da moltissimi anni, Nel Medioevo non esisteva l'arancio dolce ma solo l'arancio amaro, l'arancio dolce arriva in Europa solo nel XIV° secolo portato dai portoghesi.
Tanto che in alcune regioni italiane le arance vengono chiamate in dialetto portogalli, pertanto in cucina si adoperavano sia il limone che il cedro, perchè quella parte bianca amara in altri agrumi nei cedri ha un sapore più neutro e in alcune varietà anche più dolce come il Cedro della Corsica.
Parte della tradizione dell'utilizzo del Cedro in cucina è rimasta negli ingredienti per fare le bevande (la famosa cedrata), le caramelle, il Cedro Candito che ha un grande impiego in pasticceria, perchè quella parte bianca che è il 70% del frutto si presta molto alla canditura.
Molti chefs hanno riscoperto gli agrumi in cucina negli ultimi anni, come il Kalamansi, Yuzu, Cedro e la Mano di Buddha e li utilizzano per aromatizzare nuovi piatti come le tartare di pesce crudo, corre voce che perfino Ferran Adrià, quello della cucina molecolare, si sia fatto una piantagione di cedri per gusto personale.
Se il tempo me lo consentirà proporrò alcune ricette con la Mano di Buddha, che ho potuto sperimentare, potete adoperarle anche solo sostituendo la Mano di Buddha con del Cedro, per esempio con del Cedro di Diamante in Calabria.
Consiglio di adoperarne solo la buccia come qualsiasi altro agrume, personalmente lo trovo interessante per dare profumo al pesce, alla carne, nelle insalate oltre che adoperarlo in cucina nei dolci.
Vediamo ora questa crema che potete adoperare a tutto campo dalla farcia dei dolci o solo in coppa come dessert.
Desidero precisare che non è necessario acquistare la Mano di Buddha, ma se comprate la pianta e questa vi regala i suoi frutti è bene saperla adoperare in cucina, ma solo per il suo profumo e quella nota di gusto particolare che riesce a dare, ricordate la parte bianca è la parte consistente del frutto.
Ricetta imperfetta perchè senza grammi questa volta, ma con i cucchiai, una ricetta assolutamente di casa assolutamente non professionale.

Crema Pasticcera con la Mano di Buddha
Ingredienti: 
2 uova 
mezzo litro di latte
2 cucchiai di farina bianca o farina di riso
4 cucchiai di zucchero
mezza Mano di Buddha

Prelevare le bucce dell'agrume o farla a fettine se non riuscite le "dita" della Mano di Buddha, metterle a scaldare a fuoco dolce con mezzo litro di latte.
Una volta fatto scaldare bene il latte potete togliere dal fuoco e filtrare il latte per togliere le bucce l'agrume o farlo dopo avere preparato la crema.
Prendere le uova montarle con lo zucchero, aggiungere la farina ( i due cucchiai sono indicativi dipende dalla consistenza che volete), aggiungere il latte, fate cuocere a fuoco dolce, cuocere alla rosa, girando continuamente finchè la crema si ispessisce.
Una volta raggiunta consistenza desiderata potete metterla in una ciotola o piatto, dopo averla filtrata per togliere i pezzi, le bucce o le "dita" dell'agrume se non l'avete fatto prima, una volta fredda potete farla riposare in frigorifero, si conserva per più giorni coperta con della pellicola per alimenti.
(Per chi piace la crema classica con solo tuorlo potete sostituire le due uova con 4 tuorli9


14 commenti:

  1. Fantastico agrume! Lo vidi due anni fa per la prima volta ad una mostra mercato che si svolge qui a Roma :) E tante altre varietà di agrumi c'erano, magnifica natura! Immagino sia davvero buona questa crema anche se mi dispiacerebbe quasi utilizzare questo agrume così particolare :D

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  2. Wooooou, non avevo mai visto questa pianta, sembra molto interessante.
    Invece la crema pasticcera sicuramente è più buona che ci sia, sai non sempre le cose studiate al tavolino sono le più buone, ma anche quelle che si fanno con amore in cucina e con gli utensili di tutti i giorni ! Sicuramente non ti sei fermato solo a gustarla nella coppetta, ma credo che hai preparato anche qualcos'altro di goloso con essa !

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  3. wow ma che frutto curioso e devo dire anche bello, mi piacerebbe avere una di queste piante tra i miei limoni, grazie per averlo condiviso , la crema pasticcera è sicuramente ottima...peccato non abbiano ancora inventato il pc olfattivo...vorrei proprio sentirne il profumo...!

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  4. ammazza quanto è brutto però! mai sentito, nè visto e ovviamente mai mangiato of course. Fighissima la ricetta coi cucchiai viva Gunther

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  5. Non conoscevo questa varietà di cedro, ha una forma strana, ma la tua crema è sicuramente golosissima! Ciao

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  6. molto particolare questo agrume, non lo conoscevo. sono curiosa di assaggiarlo!

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  7. Ma woooow! che ricetta fantastica! Questa proprio non mi sarebbe venuta in mente, complimenti! :-)
    unospicchiodimelone!

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  8. un tantino inquietante come frutto, ma la crema sembra deliziosa!

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  9. E' buonissima , la voglio assolutamente provare, appena riesco a reperire questo frutto. Un saluto, Daniela.

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  10. È bellissimo questo agrume, non lo conoscevo, grazie delle informazioni. Le ricette casalinghe sono sempre quelle che hanno quel qualcosa in più...
    Buon w.e. Barbara

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  11. wow Gunther!!!!Questo agrume non lo conoscevo proprio!!Semplice la tua ricetta,veramente alla portata di tutti,l'unico problema è trovare questa "mano"ihihihih!!!
    Un bacione e buon weekend :-)

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