Avrei dovuto pubblicare questa ricetta molti anni fa, avrei fatto conoscere lo za' atar a tutti, invece ci ha pensato Ottolenghi con Jerusalem, come ho più volte narrato nel blog ho un legame molto forte con l'oriente e con Gerusalemme.
Spesso mi chiedono ma cosa c'è dentro lo za'atar solo che non c'è una risposta perché ogni famiglia ha una sue versione di za' atar, la divisione etnica di Gerusalemme si riflette anche in cucina.
Questo mix di erbe e spezie, è diversa in primo luogo a secondo della etnia se ebraico, armeno o arabo, poi all'interno di questa ogni famiglia ha una sua versione, immaginate quante ricette di za'atar possano esistere.
La mia o meglio quello che ho adoperato per questa ricetta mi è stata regalata da Rachel, nel mio ultimo viaggio a Gerusalemme all'inizio di Novembre è fatta con sesamo, timo, origano, maggiorana, sale, al quale ho aggiunto olio d'oliva ma la potete trovare con aggiunta di più erbe come e spezie come santoreggia, issopo, semi di finocchio, cumino, sull'aggiunta di aglio c'è un forte disputa in realtà non ci andrebbe ma molti lo mettono .
Quando torno da Gerusalemme affrontare la dogana è sempre imbarazzante compro tutti i prodotti che qui non trovo ma anche cose già pronte dalla Baklava alla Okra, sembro un commerciante d'alimentari all'ingrosso.
A Gerusalemme la focaccia con za atar si mangia al mattino, si dice che lo za atr al mattino dia più forza per affrontare la giornata
Focaccia con Za'atar
Ingredienti
250 g farina bianca
250 g farina di manitoba
acqua
olio extra vergine d'oliva
lievito di birra un quadretto
sale
Za atar
Ps: con la pasta che avanza ci faccio la pizza o i panzerotti
Ps: con la pasta che avanza ci faccio la pizza o i panzerotti
Faccio la fontana con il mix delle due farine
Metto a scaldare acqua con il sale sciolto (aggiunta di sale non mi ha mai pregiudicato la lavorazione e la lievitazione, come si vede)
Aggiungo il lievito di birra sbriciolo e verso sulla farina
Lo faccio a pezzi e metto a lievitare su strofinacci infarinato e li metto in una vecchia coperta e attendo la lievitazione
dipende dai giorni a volte anche venti minuti sono sufficienti
In una teglia metto l'olio appoggio bene la pasta
e metto olio sopra e un po' di sale e metto in forno a 200°
finche è quasi cotta
tira fuori dal forno e metto la za'atar e poi rimetto in forno 5 minuti, potete anche come ho fatto io aspettare che diventi fredda, tagliarla a piccoli pezzi, versare lo za'atar e rimetterla in forno
questo mi serve perchè se metto prima la za atar questo si secca e non mi piace
cosi rimane più sciolta e da un magnifico profumo
MI SEMBRA STREPITOSA!!!!BACI SABRY
RispondiEliminammm deve essere molto saporita... non ho idea di che sapore abbia ma ...assaggerei volentieri...
RispondiEliminami piace assaggiare tutto (purtroppo!!)
buona serata
Una ricetta sublime ed introdotta in modo divino, complimenti!
RispondiEliminaSplendida la tua focaccia. Ho letto spesso dello za'atar (anche nel libro che citi) e sono curiosissima di provarlo. Credo che proverò a farmelo in casa seguendo le tue indicazioni.
RispondiEliminaBuona serata
Che bel racconto, sono sempre stata attirata da quei luoghi lontani che non ho mai visitato! Penso che siano bellissimi, peccato che tutte le guerre li violentino inevitabilmente! La tua focaccia è deliziosa, complimenti, un grandioso saluto
RispondiEliminaM.G.
Sembra di sentire il profumo anche qui, ottima ricetta e si vede dal risultato.
RispondiEliminane posseggo un barattolino anche io, ma non ho mai pensato di utilizzarla così, altro che Ottolenghi, a me è servito il tuo post! ;)
non conoscevo questo mix di spezie, mi sembra molto appetitosa!
RispondiEliminaSplendida focaccia, mi piacerebbe sentirne i profumi ed il sapore...
RispondiEliminaE a me è capitato di leggere questa ricetta proprio al mattino e come da loro tradizione dovrei mangiare un pezzettino, ma come fare. Immagina...., puoi .... Così invitante come'è come non vorrei mangiare un pezzettino. Buon gustaio ! A presto !
RispondiEliminaMa pensa, allora il tuo Za'atar è più aromatico che speziato. Ero convinta che fosse simile al Ras-el-Hanout o al Sumac.
RispondiEliminaQuesta focaccia deve avere un profumo eccezionale <3
ecco, mi hai detto come si chiama!!! ne ho un vasetto intero da quando la mia amica Amal me l'ha portato dalla sua terra... non ne conoscevo il nome, e chissà, magari in libano si chiama diversamente. spesso lo mangio così, con pane e olio, ma di certo sulla tua focaccia sarà uno spettacolo! ciau
RispondiEliminaDeve essere davvero buona questa focaccia. Oggi ho imparato una cosa nuova...non conoscevo za'atar.
RispondiEliminabuona giornata..ciao!
La tua focaccia deve essere di una bontà stratosferica poi con quel mix di spezie profumate ....
RispondiEliminaGrazie per la bella ricetta Gunther!!
Un caro saluto e buona serata
Carmen
Da quando mi è stato regalato un kg di questo meraviglioso mix anche io la preparo spesso.. il suo profumo riempie casa .... Buona buona buona A presto LA
RispondiEliminaho comprato questa spezia a Valbonne, dal mecante che é li' tutte le volte che ci vado, me l'ha fabbricata lui nel momento che glielo chiesi ed ha messo, origano,semi di sesamo,coriandolo, sumac,cumino,timo, in parti uguali e sale, spiegandomi difatti che ogni famiglia, nel medio oriente, ha la sua di ricetta ma alla base resta comunque di ogn'una c'é il sesamo e il sumac, almeno cosi mi ha detto. Io a prescindere da questo adoro le spezie specie quelle orientali e mi domando da dove mi venga questo amore, poiché ho imparato a conoscerle da adulta...sarà stata l'aria che soffiava dall'africa verso la mia Calabria? Sai che quelche tempo fa ho fato una focaccia simile? proprio nel periodo delle feste. Ti abbraccio Gûnther!!!
RispondiEliminasi è cosi il sumac, viene aggiunto dalle famiglie musulmane in effetti potrebbe essere di base.
EliminaAnche io le ho apprezzate solo da adulto perchè hanno un gusto più complesso che ben si sviluppa da adulti almeno seconso me conta l'esperienza del senso del gusto.
Il sumc o sommacco pensa che si trova solo in sud italia, nella maggior parte in sicilia, che viene valorizzato solo nella cucina araba
si vede anche in calabria soffiava lo stesso vento, io ho notato che cucina del sud italia e cucina araba orientale hanno moli punti in comune anche se ricette diverse.
Ne ignoravo l'esistenza, mai sentito lo za' atar e la sua tradizione, grazie!!!!
RispondiEliminaE' una preparazione stupenda e interessante Gunther!
RispondiEliminaUn abbraccio
adesso mi hai messo voglia di cercare questo za'atar, penso di aver individuato il negozio qui a Trieste dove posso trovarla, buon fine settimana !
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